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La nuova “moderata” Marine Le Pen - Marat n. 30
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La nuova “moderata” Marine Le Pen - Marat n. 30

È la campagna più difficile della sua carriera, ma l’estremismo di Zemmour può andare a suo vantaggio. A Reims, davanti a tremila persone, gioca la carta del racconto personale

Francesco Maselli
and
NightReview
Feb 6
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Seduta in sala stampa, con una trentina di giornalisti ai suoi lati, seduti anch’essi con i loro bloc-notes e computer per prendere appunti, Marine Le Pen sorride e scherza, ostenta buonumore. È obbligata, deve far passare il messaggio che la qualificazione al secondo turno non è solo possibile, è naturale, anche se il contesto rispetto al 2017 è cambiato, ed è più complicato. Mancano due mesi al primo turno delle elezioni presidenziali, in una campagna elettorale che non ingrana, fatica ad appassionare i francesi. E la sua posizione di sfidante di Emmanuel Macron, che non ha ancora annunciato ufficialmente la sua candidatura e quindi non partecipa alla contesa, è seriamente messa in discussione dai due rivali che pescano nello stesso grande elettorato di destra: Éric Zemmour e Valérie Pécresse.

Così, per il primo grande evento del 2022, Marine Le Pen sceglie Reims, «la culla della Francia», per convocare la sua “convenzione presidenziale”: circa tremila persone sono arrivate da tutto il paese per trascorrere una giornata insieme nella enorme sala allestita al parco delle esposizioni, dove ogni regione ha il suo stand che vende specialità locali, souvenir, gadget del partito. Una sorta di fiera dove si può trovare di tutto, dalle ostriche della Nuova Aquitania a una boccetta di acqua di Lourdes, disponibile per soli due euro al banco dell’Occitania.

La “sala dei villaggi” al parco delle esposizioni di Reims, 5 febbraio 2022

A duecento chilometri di distanza, nelle stesse ore, Éric Zemmour parla di fronte a circa seimila persone, a Lille, in un grande evento pensato proprio per oscurare quello della rivale. Il suo nome ritorna nelle chiacchierate dei militanti del Rassemblement national, seduti ai tavoli di legno in attesa delle 17, orario previsto per l’inizio del comizio di Reims. Il polemista sta cercando di «inquinare» la campagna di Marine Le Pen, dicono i lepenisti, preoccupati dalle intrusioni del suo entourage che avvicina senza sosta quadri ed eletti locali del Rassemblement national per convincerli ad aderire a Reconquete!, il suo movimento. Non senza successo.

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