Soldi, soldi, soldi - Marat n. 27
I candidati raccolgono fondi per la campagna elettorale, ma alcuni sono in difficoltà: le banche non fanno credito facilmente, e trovare donatori è complicato
La prima cosa che si nota, entrando nella sala principale del Parc des Expositions, oltre alla folla accalcata sotto al palco, sono i due stand di fortuna allestiti dai militanti di Éric Zemmour. Facilmente riconoscibili grazie alla maglietta bianca con una grande Z, mezza blu e mezza rossa, disegnata sulle spalle, i volontari cercano di smaltire velocemente la fila di chi vuole comprare un souvenir. 14,90 euro per una maglietta, stessa cifra per un berretto e una tazza, 2,90 euro per un accendino e 1,90 euro per una penna. Chi vuole comprare una maglietta “made in France” deve spendere qualcosa in più, 24,90 euro.
«Ha trovato i soldi!», esclama un collega francese commentando la messa in scena, gli enormi maxischermi che trasmettono in diretta il discorso del candidato, la quantità di bandiere distribuite, la sicurezza che deve gestire circa diecimila persone. Alla fine del comizio, tra il palco e l’uscita, i volontari cercano di interc…