Le maniche di camicia di Macron - Marat n. 38
Il presidente-candidato ha affrontato una settimana di campagna complicata tra un piccolo scandalo, la difficoltà nei sondaggi e il rischio dell’estrema destra. L’elezione è molto meno scontata
Emmanuel Macron attraversa velocemente il breve tratto di strada che dalle aule del liceo Marcs d’Or di Digione lo conduce alle auto della sua scorta. La giornata di lunedì 28 marzo è calda, il sole è forte e Macron si presenta insolitamente in maniche di camicia, un po’ a simboleggiare che «la campagna è cominciata» anche per lui, a meno di due settimane dal primo turno. Il convoglio, che durante le due ore di visita alla scuola non ha mai spento i motori, come impongono i protocolli di sicurezza, attenderà ancora un po’: il presidente decide di fermarsi a scambiare qualche battuta con i giornalisti e con altri liceali, curiosi ed entusiasti di poter stringere la mano al presidente.

L’obiettivo di questa uscita è abbandonare finalmente i vestiti di presidente per indossare quelli di candidato. Un’operazione molto complessa, non soltanto perché l’agenda presidenziale è monopolizzata …