Le due possibilità che Marine Le Pen aveva per vincere - Marat n. 41
La candidata del Rassemblement national ha condotto una campagna sulla difensiva, come se avesse già accettato la sconfitta, certificata da tutti i sondaggi. Ma ha ancora una chance con l’astensione
«Siamo stati molto più disciplinati rispetto a cinque anni fa, madame Le Pen».
«Sì è vero, si vede che siamo invecchiati».
«Ah, sarò molto rispettoso nei suoi confronti, per lei non si direbbe, ho paura che invece su di me si veda molto».
Lo scambio tra Emmanuel Macron e Marine Le Pen, alla fine del dibattito televisivo di mercoledì 20 aprile, chiude con dei sorrisi cinque anni di grandi tensioni tra due politici che si sono scelti, consapevoli che la propria visione del mondo trova un contraltare perfetto in quella dell’altro. Diversi sondaggi in questi mesi hanno sottolineato la frustrazione dei francesi, che non desideravano una rivincita tra gli stessi candidati del 2017, ma alla fine li hanno qualificati, come se le loro aspirazioni avessero fatto i conti con la realtà.
